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Incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi: Guida aggiornata per l'installatore e consulenza al cliente

Gli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi rappresentano una delle opportunità più interessanti per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o edificio. Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso il risparmio energetico e la sostenibilità ha reso questo tema di grande attualità sia per gli installatori professionisti, che devono essere sempre aggiornati sulle normative, sia per i clienti privati, che cercano soluzioni vantaggiose dal punto di vista economico e ambientale.

Questa guida si propone di offrire un supporto pratico e aggiornato agli installatori, aiutandoli a orientarsi tra le diverse agevolazioni disponibili, e di fornire strumenti concreti per una consulenza efficace ai clienti che intendono sostituire gli infissi. Particolare attenzione viene riservata all’aggiornamento normativo: la materia è soggetta a frequenti modifiche, perciò è fondamentale conoscere le ultime novità dell’anno corrente per evitare errori e cogliere tutte le opportunità offerte.

1. Panoramica sugli Incentivi Fiscali per la Sostituzione degli Infissi

1.1 Cos’è la sostituzione degli infissi e perché è incentivata

Per parlare di sostituzione degli infissi bisogna innanzitutto chiarire cosa si intende per infisso e distinguerlo dal serramento. L’infisso è la parte strutturale che viene fissata al muro (il telaio perimetrale), mentre il serramento è l’elemento mobile, cioè ante o finestre. Spesso, per semplicità, con il termine infissi si indica l’insieme dei due elementi.

La sostituzione degli infissi è un intervento di riqualificazione edilizia che consente di migliorare in modo significativo l’efficienza energetica di un immobile. Infatti, i vecchi serramenti sono spesso fonte di dispersione termica, con conseguente aumento dei consumi per riscaldamento e raffrescamento. Sostituendoli con modelli di nuova generazione – dotati di vetrocamera, profili a taglio termico e materiali performanti – si può ottenere un notevole risparmio energetico e una migliore qualità abitativa.

È proprio questo contributo al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni che ha spinto lo Stato italiano a introdurre e mantenere incentivi fiscali specifici, con lo scopo di favorire la diffusione di infissi moderni e performanti su tutto il territorio nazionale.

1.2 Tipologie di incentivi disponibili

Attualmente, chi desidera sostituire gli infissi può beneficiare di diverse agevolazioni fiscali. Le principali sono:

  • Ecobonus, dedicato agli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, con percentuali di detrazione che variano a seconda della tipologia di intervento.
  • Bonus Casa (o Bonus Ristrutturazioni), che premia gli interventi di manutenzione e ristrutturazione, inclusa la sostituzione degli infissi, anche se non necessariamente legata a un miglioramento energetico certificato.
  • Superbonus 110%, che negli anni scorsi ha rappresentato una grande novità, consentendo una detrazione molto elevata per una serie di interventi, tra cui la sostituzione degli infissi in specifiche condizioni come intervento “trainato”. Va però specificato che la normativa sul Superbonus è stata recentemente modificata e il suo utilizzo è ormai molto limitato, riservato a casi particolari o ancora in corso per pratiche precedentemente avviate.
  • Incentivi locali o regionali, che possono essere varati da Regioni, Province o Comuni per promuovere ulteriormente la sostituzione degli infissi efficienti.

Questi strumenti differiscono per percentuale di detrazione, limiti di spesa, modalità di richiesta e documentazione necessaria. È essenziale scegliere la soluzione più adatta in base alle caratteristiche dell’intervento e del soggetto beneficiario.

2. Requisiti e Condizioni di Accesso agli Incentivi

2.1 Requisiti tecnici degli infissi

Per poter accedere agli incentivi, gli infissi installati devono rispettare precisi requisiti tecnici, in particolare per quanto riguarda la trasmittanza termica (il valore U, che indica quanto calore passa attraverso la finestra). Questo valore, espresso in W/m²K, deve essere inferiore a una soglia stabilita per legge, diversa a seconda della zona climatica in cui si trova l’edificio.

I materiali ammessi comprendono PVC, alluminio a taglio termico, legno, legno-alluminio e altri materiali innovativi, purché rispettino i limiti di trasmittanza. È fondamentale che gli infissi siano certificati da produttori affidabili e che tutta la documentazione tecnica sia completa e conforme alle normative UNI e ai requisiti richiesti dall’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Oltre alla trasmittanza, possono essere richiesti altri requisiti come la tenuta all’aria, la resistenza all’acqua e la prestazione acustica, a seconda del tipo di incentivo e delle specifiche tecniche richieste.

2.2 Requisiti dell’immobile e del beneficiario

Non tutti gli immobili e non tutti i soggetti possono accedere agli incentivi: è necessario verificare alcune condizioni fondamentali. L’immobile deve essere esistente, regolarmente accatastato, dotato di impianto di riscaldamento e già intestato a un soggetto che può usufruire delle detrazioni fiscali. Gli edifici di nuova costruzione e quelli privi di impianto termico sono generalmente esclusi dagli incentivi per la sostituzione degli infissi.

Per quanto riguarda i beneficiari, possono accedere agli incentivi proprietari, titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione), inquilini, comodatari, condomini e in alcuni casi anche i familiari conviventi del proprietario. È importante che il soggetto che sostiene la spesa sia anche quello che la detrae fiscalmente.

2.3 Documentazione necessaria

Un aspetto cruciale per ottenere le detrazioni è la corretta gestione della documentazione. Occorre infatti predisporre e conservare alcuni documenti fondamentali:

  • Attestato di Prestazione Energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato, che certifica la classe energetica dell’edificio prima e dopo l’intervento, ove richiesto.
  • Asseverazione tecnica da parte di un professionista (ingegnere, architetto, geometra) che attesta la conformità dell’intervento ai requisiti previsti dalla normativa.
  • Schede tecniche e certificazioni degli infissi installati, che comprovano il rispetto dei valori di trasmittanza e delle altre prestazioni richieste.
  • Fatture dettagliate dei lavori eseguiti e dei materiali forniti.
  • Bonifici parlanti, ossia pagamenti effettuati con specifiche causali che riportano i riferimenti normativi, i dati del beneficiario e del fornitore, e il riferimento all’intervento effettuato.
  • Dichiarazioni di conformità degli impianti, se previsti, e di posa in opera corretta.

Senza questa documentazione, il diritto alle detrazioni può essere negato in caso di controllo.

3. Dettaglio dei Principali Incentivi Fiscali

3.1 Ecobonus per infissi

L’Ecobonus rappresenta la principale agevolazione per la sostituzione degli infissi finalizzata al miglioramento dell’efficienza energetica. Attualmente la percentuale di detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimale di 60.000 euro per unità immobiliare.

Gli interventi ammessi comprendono la sostituzione di finestre, porte-finestre e persiane con modelli a bassa trasmittanza termica, purché sia mantenuta la stessa superficie apribile e sia garantito il miglioramento energetico.

La cumulabilità con altri bonus è generalmente esclusa per la stessa spesa, ma possono coesistere più incentivi su diversi interventi (ad esempio infissi con Ecobonus, caldaia con altra agevolazione).

Per richiedere l’Ecobonus è necessario trasmettere all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento entro 90 giorni dalla fine dei lavori e conservare tutta la documentazione per almeno 10 anni, periodo nel quale la detrazione viene ripartita in quote annuali di pari importo.

3.2 Bonus Casa (Bonus Ristrutturazioni)

Il Bonus Casa consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per la sostituzione degli infissi nell’ambito di lavori di manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia, fino a un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.

Rispetto all’Ecobonus, il Bonus Casa non richiede necessariamente la dimostrazione di un miglioramento energetico certificato, ma si applica solo se la sostituzione degli infissi avviene nell’ambito di un intervento edilizio più ampio. La documentazione necessaria comprende la comunicazione di inizio lavori (CILA/SCIA, se prevista), le fatture e i bonifici parlanti.

Non è richiesta la trasmissione all’ENEA, salvo che l’intervento abbia anche un risvolto di efficientamento energetico.

3.3 Superbonus 110% (se ancora applicabile)

Il Superbonus 110% è stato uno degli incentivi più generosi degli ultimi anni, ma la normativa è cambiata profondamente dal 2024. Attualmente, il Superbonus è applicabile solo a cantieri già avviati o in presenza di specifici requisiti temporali e soggettivi (ad esempio edifici colpiti da eventi sismici o per lavori già in corso).

Per quanto riguarda gli infissi, la loro sostituzione può essere intervento trainato solo se effettuata contestualmente a un intervento “trainante” (ad esempio isolamento termico o sostituzione dell’impianto di riscaldamento). Occorre rispettare vincoli stringenti sulle prestazioni degli infissi e sulla congruità dei costi, asseverati da un tecnico abilitato.

È fondamentale verificare caso per caso l’effettiva applicabilità del Superbonus, consultando la normativa aggiornata e valutando la possibilità con un consulente esperto.

3.4 Altri incentivi locali o regionali

Oltre alle detrazioni nazionali, molte Regioni e Comuni promuovono bandi per incentivare la sostituzione degli infissi ad alta efficienza. Questi contributi possono assumere la forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati o sgravi fiscali aggiuntivi.

Per individuare queste opportunità, è consigliabile consultare periodicamente i portali regionali e i siti dei Comuni di residenza. Ad esempio, in Lombardia sono stati attivati bandi per edifici pubblici e privati, mentre il Comune di Firenze ha promosso bonus per il miglioramento energetico degli edifici storici.

4. Modalità di Fruizione degli Incentivi

4.1 Detrazione in dichiarazione dei redditi

La modalità più diffusa di fruizione degli incentivi è la detrazione in dichiarazione dei redditi. L’importo detraibile viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo (sia per Ecobonus che per Bonus Casa). Ogni anno, il beneficiario può portare in detrazione una quota della spesa sostenuta, direttamente nella dichiarazione dei redditi (730 o Modello Redditi PF).

In caso di vendita dell’immobile o decesso del beneficiario, la detrazione non fruita può essere trasferita all’acquirente o agli eredi, secondo precise regole fiscali.

4.2 Sconto in fattura e cessione del credito

Negli ultimi anni è stata introdotta la possibilità dello sconto in fattura: il cliente cede il proprio credito d’imposta all’installatore, ottenendo uno sconto immediato sull’importo dovuto. L’installatore potrà poi recuperare il credito ceduto, utilizzandolo in compensazione fiscale o cedendolo a sua volta a una banca o altro soggetto.

La cessione del credito rappresenta un’opportunità interessante ma comporta responsabilità operative e fiscali per l’installatore, che deve garantire la regolarità della pratica e la correttezza della documentazione. Le novità normative del 2024 hanno ristretto la possibilità di applicare sconto in fattura e cessione del credito solo a specifici casi (edilizia popolare, soggetti vulnerabili o bandi pubblici), rendendo questa opzione meno diffusa rispetto agli anni precedenti.

5. Ruolo dell’Installatore: Consulenza e Pratiche

5.1 Consulenza tecnica al cliente

L’installatore ha un ruolo chiave nella consulenza tecnica al cliente. Una valutazione attenta della situazione dell’edificio, delle esigenze del committente e delle opportunità fiscali disponibili permette di proporre soluzioni ottimali sia dal punto di vista tecnico che economico.

Informare il cliente sulle caratteristiche richieste dagli incentivi, sui materiali più adatti e sulle prestazioni degli infissi è fondamentale per orientare la scelta e garantire l’ammissibilità dell’intervento.

5.2 Assistenza nella gestione delle pratiche

Oltre all’aspetto tecnico, l’installatore può supportare il cliente nella raccolta e gestione della documentazione necessaria, collaborando con tecnici abilitati (ingegneri, architetti, geometri) per le asseverazioni, il rilascio dell’APE e la trasmissione delle pratiche all’ENEA.

Questa assistenza è spesso decisiva per la riuscita della pratica e per evitare errori che potrebbero pregiudicare il riconoscimento dell’incentivo.

5.3 Aggiornamento professionale e formazione

La normativa sugli incentivi fiscali è in continua evoluzione. Per questo, l’aggiornamento continuo è un dovere per ogni installatore che voglia offrire una consulenza professionale di qualità.

Le principali fonti di aggiornamento sono i siti istituzionali dell’Agenzia delle Entrate, dell’ENEA, le associazioni di categoria (come CNA, Confartigianato, ANFIT), i corsi di formazione tecnica e i webinar periodici promossi da enti riconosciuti.

6. Domande Frequenti e Casi Pratici

6.1 FAQ sugli incentivi per infissi

Posso sostituire solo il vetro o devo cambiare tutto l’infisso?
Per accedere agli incentivi è generalmente richiesta la sostituzione completa dell’infisso (telaio e parte apribile), non solo la vetrocamera.

Se cambio gli infissi posso ottenere più di un’agevolazione?
No, sulla stessa spesa non è possibile cumulare più di un incentivo fiscale, ma si può scegliere quello più vantaggioso tra Ecobonus e Bonus Casa.

Cosa succede se sbaglio la trasmittanza termica?
Se gli infissi installati non rispettano i valori di trasmittanza richiesti dalla legge, la detrazione può essere negata in caso di controllo.

6.2 Esempi di casi reali

Immaginiamo una famiglia che sostituisce gli infissi di una casa in zona climatica E (ad esempio Milano), con una spesa totale di 15.000 euro. Optando per l’Ecobonus, potrà detrarre il 50% della spesa, cioè 7.500 euro, suddivisi in 10 rate annuali da 750 euro ciascuna.

Un errore frequente è non effettuare il bonifico parlante: un cliente che paga con bonifico ordinario o carta di credito rischia di perdere il diritto alla detrazione. Un altro errore consiste nell’affidarsi a fornitori non certificati: in questo caso, la mancanza di schede tecniche valide può comportare la bocciatura della pratica.

7. Risorse Utili e Approfondimenti

Per restare aggiornati e scaricare la modulistica ufficiale, è importante consultare:

Qui si trovano guide operative, FAQ aggiornate, modulistica per la trasmissione delle pratiche e recapiti per assistenza tecnica e fiscale.

Conclusione

La sostituzione degli infissi rappresenta oggi una delle principali occasioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, abbattere i costi delle bollette e aumentare il valore immobiliare. I principali incentivi fiscali – Ecobonus, Bonus Casa e, in casi specifici, Superbonus – offrono vantaggi concreti, ma richiedono attenzione alle normative, precisione nella documentazione e una consulenza professionale qualificata.

L’aggiornamento continuo, la verifica puntuale dei requisiti e la collaborazione tra installatori, tecnici e clienti sono la chiave per cogliere tutte le opportunità offerte e