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Il Ruolo del Commercialista nella Redazione del Bilancio di Sostenibilità

Contesto Normativo e Obblighi di Sostenibilità

L’attenzione verso la sostenibilità aziendale ha conosciuto un’evoluzione significativa, spinta da una crescente sensibilità sociale e dalla necessità di garantire la trasparenza delle imprese sugli impatti ambientali, sociali e di governance. In Italia, come nel resto dell’Unione Europea, il percorso normativo verso l’obbligatorietà della rendicontazione non finanziaria ha avuto tappe fondamentali che hanno ridefinito i compiti e le responsabilità delle aziende.

Un punto di partenza cruciale è rappresentato dalla Direttiva 2014/95/UE, nota come NFRD (Non Financial Reporting Directive), che ha imposto dal 2017 l’obbligo di pubblicazione di una dichiarazione non finanziaria per grandi aziende di interesse pubblico. Questa direttiva ha riguardato imprese con più di 500 dipendenti, asset significativi o azioni quotate sui mercati regolamentati.

L’evoluzione normativa ha avuto una svolta decisiva con l’approvazione della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) nel 2022, che estende, rafforza e dettaglia gli obblighi di rendicontazione. La CSRD amplia notevolmente la platea dei soggetti obbligati, coinvolgendo gradualmente anche le PMI quotate e introducendo requisiti più stringenti sulla qualità, la granularità e la standardizzazione delle informazioni da comunicare.

Ai sensi della CSRD, sono soggette all’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità tutte le grandi imprese che superano almeno due delle seguenti soglie: 250 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato netto o 20 milioni di euro di totale attivo. Il calendario di applicazione prevede un’entrata in vigore progressiva: dal 2024 per le grandi imprese già soggette a NFRD, dal 2025 per le altre grandi aziende, dal 2026 per le PMI quotate e, più avanti, anche per alcune imprese extra-UE con attività rilevanti nell’Unione.

Le imprese devono pubblicare il bilancio di sostenibilità generalmente insieme al bilancio d’esercizio, rispettando le tempistiche fissate dalla normativa nazionale che recepisce le direttive europee. Il rispetto di queste scadenze è fondamentale per evitare sanzioni e per assicurare la trasparenza verso investitori, clienti e altri stakeholder.

Il Bilancio di Sostenibilità: Definizione e Finalità

Il bilancio di sostenibilità è un documento che sintetizza e comunica in modo strutturato le performance ambientali, sociali e di governance (ESG) dell’azienda. Si tratta di uno strumento di rendicontazione non finanziaria che va oltre i tradizionali confini della contabilità: il suo scopo è offrire una visione integrata dell’impatto dell’attività d’impresa sul contesto in cui opera.

Le finalità di questo bilancio sono molteplici. Dal punto di vista normativo, risponde agli obblighi di legge e agli standard internazionali, ma la sua importanza strategica è ancora più ampia. Il bilancio di sostenibilità rappresenta infatti un veicolo di trasparenza, rafforza la reputazione aziendale, facilita l’accesso a finanziamenti green e migliora i rapporti con stakeholder sempre più attenti alle tematiche ESG.

È importante distinguere il bilancio di sostenibilità dal report ESG e da altri documenti non finanziari. Mentre il bilancio di sostenibilità ha una struttura organica e regolamentata, con una panoramica completa su tutti gli aspetti della sostenibilità, il report ESG può essere più specifico e focalizzato su indicatori chiave relativi ad ambiente, società e governance. Altri documenti, come la dichiarazione non finanziaria o la relazione di impatto, possono riguardare tematiche settoriali o rispondere a esigenze particolari, ma non sempre soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa europea.

Competenze e Responsabilità del Commercialista

La figura del commercialista è centrale nel processo di redazione del bilancio di sostenibilità. Il suo ruolo si è evoluto ben oltre la consulenza contabile e fiscale, abbracciando competenze interdisciplinari fondamentali per guidare l’azienda in un percorso di conformità normativa e di crescita sostenibile.

Tra le competenze richieste spiccano quelle contabili e fiscali, indispensabili per comprendere l’interazione tra dati finanziari e non finanziari. La conoscenza degli standard ESG, delle metodologie di raccolta dati e delle pratiche di comunicazione trasparente è altrettanto cruciale. Un buon commercialista padroneggia anche strumenti digitali e software dedicati alla raccolta e gestione dei dati di sostenibilità.

Dal punto di vista etico e deontologico, il commercialista è chiamato a garantire correttezza, imparzialità e riservatezza. La sua responsabilità non si esaurisce nella redazione tecnica del bilancio: accompagna l’azienda nella definizione delle strategie, supporta la formazione interna e si fa promotore di una cultura aziendale orientata alla sostenibilità. Deve inoltre vigilare sull’accuratezza delle informazioni, evitando il rischio di greenwashing e assicurando che la narrazione della sostenibilità sia supportata da dati verificabili e misurabili.

Fasi Operative della Redazione del Bilancio di Sostenibilità

Analisi Preliminare e Raccolta Dati

Il processo di redazione del bilancio di sostenibilità inizia con una analisi preliminare volta all’identificazione degli stakeholder rilevanti: clienti, fornitori, dipendenti, comunità locali, enti pubblici e investitori. Parallelamente, viene condotta una analisi di materialità, che permette di individuare le tematiche ESG più significative per l’azienda in relazione al proprio settore e contesto operativo.

La fase di raccolta e validazione dei dati è cruciale. Vengono raccolte informazioni quantitative e qualitative su emissioni di CO₂, consumi energetici, gestione dei rifiuti, politiche di inclusione, formazione del personale, governance, rischi e opportunità legate alla sostenibilità. Il commercialista garantisce che la raccolta dei dati sia accurata, trasparente e verificabile, adottando metriche standardizzate e controlli incrociati.

In questa fase, l’utilizzo di strumenti digitali e software dedicati rappresenta un vantaggio competitivo. Esistono soluzioni che facilitano la raccolta automatica dei dati, l’analisi degli indicatori ESG e la generazione di report conformi agli standard internazionali. Il commercialista seleziona le tecnologie più adatte alle dimensioni e alle esigenze dell’azienda, assicurando la tracciabilità e la sicurezza delle informazioni.

Strutturazione e Redazione del Documento

Una volta raccolti e validati i dati, si passa alla strutturazione del bilancio di sostenibilità. La scelta dello standard di rendicontazione rappresenta un passaggio chiave: tra i più diffusi si annoverano il GRI (Global Reporting Initiative), l’ESRS (European Sustainability Reporting Standards) sviluppato dall’EFRAG per la CSRD, e altri standard settoriali. La selezione dipende dalla normativa applicabile, dalle aspettative degli stakeholder e dalla strategia di comunicazione aziendale.

La struttura tipica del bilancio di sostenibilità prevede una sezione introduttiva con la presentazione dell’azienda e dei suoi valori, una parte metodologica che illustra gli standard adottati, l’analisi di materialità, le performance ESG dettagliate e gli obiettivi futuri. Alcune sezioni sono obbligatorie per legge, altre possono essere aggiunte per offrire una panoramica più ricca e personalizzata.

Il commercialista cura la redazione del documento, assicurando coerenza tra le diverse sezioni, chiarezza espositiva e rispetto delle regole di trasparenza e verificabilità. L’attenzione alla correttezza formale e sostanziale è fondamentale per garantire la credibilità del bilancio e per soddisfare le aspettative degli stakeholder.

Revisione, Validazione e Pubblicazione

La revisione interna rappresenta una fase delicata: tutti i dati e le informazioni vengono controllati per rilevare eventuali incongruenze o errori. Il commercialista si occupa di organizzare e supervisionare questa revisione, coinvolgendo i responsabili delle diverse aree aziendali.

A seconda della normativa e delle dimensioni dell’azienda, può essere richiesta la validazione da parte di revisori o assicuratori esterni. Questo passaggio rafforza la fiducia degli stakeholder e garantisce la conformità ai requisiti legali.

La pubblicazione del bilancio di sostenibilità avviene seguendo le tempistiche previste dalla normativa vigente. In genere, il documento viene diffuso contestualmente al bilancio d’esercizio, attraverso il sito aziendale e altri canali ufficiali. Il rispetto delle scadenze è essenziale per evitare sanzioni e per mantenere alta la reputazione aziendale.

Ruolo del Commercialista nell’Assistenza e nella Formazione Aziendale

Oltre alla redazione tecnica del bilancio, il commercialista svolge un ruolo attivo nell’assistenza strategica e nella formazione aziendale. Supporta l’impresa nell’analisi dei rischi e delle opportunità legati alla sostenibilità, aiutando la governance a integrare i principi ESG nei processi decisionali e operativi.

La formazione del personale interno è uno degli aspetti più rilevanti. Il commercialista organizza incontri, workshop e momenti di sensibilizzazione, trasmettendo le competenze necessarie per raccogliere dati accurati, comprendere la normativa e adottare comportamenti sostenibili. In questo modo, favorisce la diffusione di una cultura della sostenibilità e stimola il coinvolgimento attivo di tutte le funzioni aziendali.

Attraverso il proprio esempio professionale e il trasferimento di conoscenze, il commercialista si propone come agente di cambiamento, accompagnando l’azienda in un percorso di crescita sostenibile e responsabile.

Strumenti e Risorse per il Commercialista

La digitalizzazione ha profondamente trasformato la rendicontazione di sostenibilità. I software e i tool digitali specializzati permettono di automatizzare la raccolta e l’analisi dei dati ESG, generare report conformi agli standard internazionali e monitorare gli obiettivi nel tempo. Tra le soluzioni più diffuse figurano piattaforme di business intelligence, database ESG e strumenti di reporting integrato.

Le linee guida e i toolkit operativi offerti da enti come GRI, EFRAG, SASB e ISO rappresentano risorse indispensabili per orientarsi tra normative, metriche e best practice. La formazione continua è garantita da corsi specializzati, webinar, master universitari e aggiornamenti promossi da ordini professionali e associazioni di categoria.

Il network professionale e le collaborazioni interdisciplinari si rivelano essenziali per affrontare le nuove sfide della sostenibilità. Il confronto con esperti di settore, revisori, consulenti ambientali e giuslavoristi consente al commercialista di offrire un servizio completo e aggiornato, integrando competenze diverse e rispondendo in maniera efficace alle esigenze delle aziende.

Sfide, Opportunità e Best Practice

La raccolta e gestione dei dati ESG rappresenta una delle sfide più frequenti. Molte aziende faticano a reperire informazioni complete e affidabili, soprattutto se non hanno ancora implementato sistemi di monitoraggio strutturati. Il rischio di errori, omissioni o dati non comparabili è concreto, e richiede un lavoro di coordinamento attento tra le diverse funzioni aziendali.

Sul piano operativo, la complessità degli standard di rendicontazione e il rapido evolversi della normativa impongono un aggiornamento costante e una capacità di adattamento alle novità introdotte da enti regolatori e organismi internazionali.

Eppure, le opportunità offerte dalla sostenibilità sono considerevoli. Le aziende che adottano una rendicontazione ESG trasparente e credibile attraggono investitori, fidelizzano i clienti, migliorano la reputazione e accedono più facilmente a finanziamenti agevolati. Per il commercialista, la sostenibilità rappresenta un campo di specializzazione in crescita, in grado di valorizzare la propria professionalità e di offrire nuovi servizi ad alto valore aggiunto.

Numerosi sono gli esempi di best practice. Alcune aziende hanno sviluppato sistemi di raccolta dati ESG integrati nei gestionali aziendali, coinvolgendo diverse aree operative nella definizione degli obiettivi di sostenibilità. Altre hanno creato team multidisciplinari guidati dal commercialista, capaci di affrontare in modo coordinato le sfide della rendicontazione. In tutti i casi, la chiave del successo risiede nella chiarezza dei processi, nella trasparenza delle informazioni e nell’impegno diffuso a ogni livello aziendale.

Domande Frequenti sul Ruolo del Commercialista nel Bilancio di Sostenibilità

Quali aziende sono obbligate a redigere il bilancio di sostenibilità?
Le aziende soggette all’obbligo di bilancio di sostenibilità sono principalmente le grandi imprese che superano almeno due delle seguenti soglie: 250 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato netto o 20 milioni di euro di totale attivo. Con l’entrata in vigore della CSRD, anche le PMI quotate saranno gradualmente coinvolte. È fondamentale verificare ogni anno le soglie dimensionali e monitorare le eventuali modifiche normative, considerando anche le specificità settoriali e la presenza di obblighi per gruppi internazionali.

Qual è il valore aggiunto del commercialista rispetto ad altri professionisti?
Il commercialista offre una visione integrata di tutti gli aspetti aziendali, unendo competenze contabili, fiscali, ESG e di controllo di gestione. Grazie alla sua esperienza trasversale, è in grado di assicurare la corretta raccolta, validazione e comunicazione dei dati di sostenibilità, evitando errori che potrebbero portare a sanzioni o danni reputazionali. Inoltre, il commercialista agisce come consulente strategico, aiutando l’azienda a trasformare l’adempimento normativo in un’opportunità di crescita e innovazione.

Come scegliere lo standard di rendicontazione più adatto?
La scelta dello standard di rendicontazione dipende da diversi fattori: la normativa applicabile, le aspettative degli stakeholder, la dimensione e il settore dell’azienda. Gli standard più diffusi sono il GRI, l’ESRS e, per alcune realtà, i principi SASB o TCFD. Il commercialista supporta l’azienda nell’analisi delle varie opzioni, valutando i vantaggi di ciascuno rispetto agli obiettivi di trasparenza, comparabilità e reputazione.

Quali sono le sanzioni in caso di inadempienza?
La mancata redazione o la pubblicazione tardiva del bilancio di sostenibilità può comportare sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, danni reputazionali e limitazioni nell’accesso a bandi o finanziamenti. Le autorità di vigilanza possono imporre multe variabili in base alle dimensioni e alla rilevanza dell’infrazione, oltre a prevedere obblighi di adeguamento e possibili controlli successivi.

Come aggiornarsi sulle novità normative e operative?
Il commercialista può aggiornarsi attraverso corsi di formazione specifici, workshop, webinar, pubblicazioni degli ordini professionali, associazioni di categoria e fonti istituzionali come EFRAG, GRI, OIC, Consob e Ministero dell’Economia. Il confronto con colleghi e specialisti di settore, la partecipazione a forum e la consultazione delle newsletter ufficiali sono strumenti indispensabili per rimanere informati e offrire un servizio di qualità alle aziende.

Risorse Utili e Approfondimenti

Per approfondire il tema della sostenibilità e della rendicontazione ESG, è utile consultare i principali riferimenti normativi come la Direttiva CSRD, la NFRD e i decreti attuativi italiani. Gli standard internazionali di riferimento sono il GRI, l’ESRS e, per alcuni settori, i SASB Standards. Le linee guida ufficiali sono pubblicate da enti come GRI, EFRAG e ISO, mentre i toolkit operativi sono messi a disposizione da associazioni professionali e camere di commercio.

La partecipazione a corsi di formazione organizzati da ordini dei dottori commercialisti, master universitari in sostenibilità e workshop specialistici rappresenta un investimento prezioso per acquisire competenze aggiornate. Le associazioni di categoria, come il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), forniscono documenti di prassi, aggiornamenti e punti di contatto per approfondire problematiche specifiche.

Infine, il confronto con esperti del settore, la partecipazione a forum professionali e la consultazione delle pubblicazioni di organismi internazionali garantiscono un aggiornamento continuo e una visione completa delle migliori pratiche nella redazione del bilancio di sostenibilità e nel supporto alle imprese verso un futuro più responsabile.